Alla tradizione della piegatura delle mille gru è legato un commuovente episodio risalente alla Seconda Guerra Mondiale, che narra la storia di una bambina…

Sadako Sasaki 佐々木禎子

Sadako Sasaki 佐々木禎子 (07/01/1943 – 25/10/1955) era una bambina che nel 1945 aveva due anni. Abitava con la sua famiglia a circa un chilometro dal punto su cui venne sganciata la bomba e rimase miracolosamente illesa. Crebbe e divenne una ragazzina intelligente e vivace. Ma la “bomba-H” non aveva smesso di uccidere: nel febbraio del 1955, all’età di dodici anni, Sadako si ammalò di leucemia a causa degli effetti delle radiazioni di cui la zona rimase contaminata per effetto dello scoppio nucleare.

Sadako era piena di voglia di vivere e nelle lunghe giornate in ospedale si dedicava a costruire, con le scatole delle medicine e con qualunque altro frammento di carta le capitasse a portata di mano, piccoli origami della gru ben auguranti. Ne aveva composte diverse centinaia quando dopo otto mesi di malattia, la mattina del 25 ottobre 1955, i suoi sorrisi e la sua voglia di vivere smisero di animare la piccola stanza d’ospedale ed entrarono nella memoria straziata di tutti gli abitanti della città, a partire dai suoi compagni di scuola.

Dopo la sua morte, i suoi amici e compagni di scuola pubblicarono una raccolta di lettere al fine di raccogliere fondi per costruire un monumento in memoria sua e degli altri bambini morti in seguito alla bomba atomica di Hiroshima.

Da quel giorno migliaia e migliaia di gru di carta, di tutte le dimensioni e di tutti i colori, prendono continuamente forma dalle mani dei bambini e di tutti gli abitanti di Hiroshima, e vanno a costituire ghirlande, disegni, composizioni di ogni tipo che vengono utilizzate al posto dei fiori per onorare tutti i luoghi della memoria: una miriade di piccole gru che vengono spedite alla città di Hiroshima anche da tutto il mondo, e che nelle semplici ed accurate pieghe delle loro ali tengono ancora oggi in vita l’incredibile vivacità di Sadako e i suoi sogni colorati.

Genbaku no ko no zo 原爆の子の像

In ricordo di tale atto di speranza, nel Parco della Pace della città si trova un monumento commemorativo, collocato nel 1958, Monumento alla pace dei bambini (原爆の子の像 Genbaku no ko no zo, letteralmente “statua ai bambini colpiti dalla bomba atomica”) dedicato a tutti i bambini vittime della bomba atomica, raffigurante Sadako a cavalcioni di una bomba nel gesto di innalzare al cielo una gru di carta. Ai suoi piedi migliaia di ghirlande di gru donate dai visitatori incorniciano la stele recante l’iscrizione

これはぼくらの叫びです
これは私たちの祈りです
世界に平和をきずくための
questo è il nostro grido
questa è la nostra preghiera
ché nel mondo prevalga la pace

Le è stata dedicata una statua anche nel Parco della Pace di Seattle, e molte altre nel mondo.

Pertanto, l’origami della gru è stato elevato a simbolo di pace e fratellanza per i popoli nel mondo. Tuttora il ricordo di Sadako è alimentato dalla famiglia attraverso la fondazione a lei intitolata che promuove innumerevoli progetti contro la guerra a favore di pace e fratellanza nel mondo.

© Sadako Legacy NPO

Nel Parco della Pace di Hiroshima si trova il Monumento alla pace dei bambini:
Genbaku no ko no zo 原爆の子の像, letteralmente “statua ai bambini colpiti dalla bomba atomica”.